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GNAM: Goulash (Ungheria)



Gulyas Leves (Goulash)


   3  cucchiai d'olio
   1  grossa cipolla bianca finemente affettata (o 2 medie)
   600 gr di  manzo ( la parte migliore per quest'uso è la
spalla)
   1  cucchiaio di  paprika forte ungherese autentica (io la
trovo abbastanza facilmente qui a Milano ed è veramente
buonissima)
   3/4  lt. di brodo di manzo fatto con l'osso. schiumato e
filtrato
   2 grossi spicchi d'aglio, pelati, disanimati ed infilzati
in stuzzicadenti di legno (per poterli recuperare
facilmente, trucco geniale ungherese!)
   1 peperone verde grosso tagliato a listarelle
   2/3 cucchiai di concentrato di pomodoro sciolto nel brodo

   400 gr.di patate a cubi di 3 cm.
    sale
    maggiorana

Far andare la cipolla in olio finchè stracotta ma non
imbondita (usare una grossa terrina di terracotta, che
conduce il calore molto bene e permette di tenere il fuoco
dolce).
Aggiungere la carne a cubi di 2 cm. e farla andare finchè
ben colorata. Salare,aggiungere la paprika maggiorana il
pomodoro e metà del brodo. Lasciar andare qualche minuto.
Aggiungere il peperone, l'aglio e coprire. Far cuocere a
fuoco dolce per un'ora e mezza/due,controllando spesso che
non manchi brodo (la carne deve cuocere immersa nella salsa
sobbollente).
Mettere le patate e portate a fine cottura (circa mezz'ora),
aggiungendo il resto del brodo.Spegnere e lasciar riposare
coperto per dieci minuti. Il goulash  deve risultare
mediamente umido, in due dita di salsa .
Recuperare l'aglio.
Servire con tagliolini all'uovo a parte (che assorbono bene
il sugo)
Il vantaggio di cuocere in terracotta e che se avanza del
goulash (difficile), si può conservare direttamente nella
detta casseruola, con coperchio, all'esterno se la
temperatura lo consente (diciamo meno di  otto/dieci gradi)
tutta la notte, se no in frigo (ma perde un po' di profumo).
Il giorno dopo, dieci minuti a fuoco basso basteranno a
renderlo ancor più buono di prima...

joaquim

P.S divagante/turistico : Sono stato lo scorso settembre a
Budapest guidando via Tarvisio/Vienna, una vera maratona..,
per fortuna la mia vecchia BMW non mi ha mai tradito (6000km
in una settimana!)...Ho quindi attraversato queste campagne
un po' angoscianti, piattissime sotto una pioggerellina
fitta. Ma poi Budapest, in concomitanza col riapparire del
sole, ci ha ritirato su di umore. Mi hanno colpito, in
ordine sparso: la bellezza delle ungheresi (ero con la
fidanzata,le ho solo ammirate da lontano!:)), la assoluta
incomprensibilità della lingua, il livello alto della cucina
(pasticceria in primis), la raffinatezza di Budapest
(educazione e signorilità degli indigeni). Qualcuno
concorda/discorda? E' un paese di cui si parla poco...