[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
semiGNAM: L'antica (1848) Cotoletta alla milanese
- Subject: semiGNAM: L'antica (1848) Cotoletta alla milanese
- From: joaquim <giorgioadamo@tiscalinet.it>
- Date: Wed, 12 Apr 2000 14:46:33 +0200
- Newsgroups: it.hobby.cucina
- Organization: Tiscali Spa
- Xref: pern.dea.icai.upco.es it.hobby.cucina:12734
La cotoletta alla milanese secondo il Radetzky
"Si prende una costoletta di vitello o nodino che abbia il suo osso
attaccato, altrimenti sarebbe almeno esagerato e fuori luogo chiamarla
costoletta... E la si scelga né troppo grassa né troppo magra, ma più
sul magro che sul grasso. La si stenda sul tagliere e col pestacarne si
cominci a tormentarla (sic!) dolcemente di modo che le fibrille della carne
non si spappolino, ma si rompano.
Quando questa operazione che può anche durare una ventina(!!! n.d.t) di
minuti è finita, la costoletta viene fatta passare in uovo battuto, poi in
pane grattugiato. Anche questa operazione va ripetuta almeno due
volte per garantire una impanatura perfetta e regolare.
Sul fuoco si sarà nel frattempo messo a sciogliere un grosso pezzo di
butirro e poco olio di oliva finissimo, in modo da giungere alla
bollitura. In esso si faranno passare le costolette che debbono, per
essere mangiabili e perfette, risultare dorate in ogni loro parte.
Prima di portarle in tavola, le costolette vanno finite, cioè bisogna
coprire i "manici" di ciascuna con un decoro di carta. Un tempo infatti i
buoni milanesi non avrebbero per nessuna ragione al mondo
rinunciato ad agguantare l'osso e a rosicchiare la saporita carne fino in
fondo.
Ci sembra inutile aggiungere che i contorni ideali sono l'insalata, le
patate fritte alla francese, ma specialmente il risotto alla milanese."
Ricetta milanese dell' Ottocento citata da C. Steiner ne "Il ghiottone
lombardo"